REGGIO EMILIA – La sofferenza del centro storico all’attenzione anche dei sindacati in particolare di Filcams Cgil che rappresenta circa 7000 lavoratori dipendenti del settore commercio, turismo e servizi. L’analisi svela tutta la preoccupazione per il cuore della città con le chiusure dei negozi che hanno avuto, tra le conseguenze, la perdita di tanti posti di lavoro. Si stima tra i 90 e i 150 il numero dei lavoratori lasciati a casa negli ultimi anni con le cessate attività, molti delle quali a gestione famigliare. Ad abbassare definitivamente la serranda anche alcune grandi catene.
“Abbiamo seguito la chiusura del negozio Stroili Oro che ha mantenuto le aperture nei centri commerciali così i negozi della catena Benetton e la profumeria Douglas che ha cessato in via Emilia” spiega Alessandro Gabbi, Segretario provinciale di Filcams Cgil.
All’elenco dei colossi del commercio si aggiunge anche la profumeria Sephora che ha deciso di chiudere in città, nell’orario del pranzo e nei festivi per la carenza di vendite. Debole è apparsa anche la capacità di attrazione del rinnovato Mercato Coperto.
Più eventi, puntare sul turismo ma anche una maggiore accessibilità e l’attenzione alla sicurezza tra le richieste e proposte di Filcmas alla nuova Amministrazione. Importante anche prevedere una tassazione agevolata per chi scommette su nuove attività
“Il Comune dovrebbe investire-aggiunge Gabbi-sulle nuove aperture prevendendo sconti sulla tassazione, sull’Imu e la Tari con la garanzia che alle persone che vengono assunte, sia applicato il contratto regolare e le ore di lavoro siano tutte registrate e non impiegare soltanto lavoratori a chiamata”
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