REGGIO EMILIA – Le serrande abbassate e i cartelli “affittasi” sulle vetrine dei negozi di via Emilia Santo Stefano e nelle altre zone del centro, già segnalate dal recente studio di Politecnica, non scompariranno con un colpo di bacchetta magica. Ci vorranno tempo, lavoro, progettualità per far tornare a pulsare forte il cuore di Reggio Emilia, ma da oggi c’è qualcosa di nuovo in città.
Quindici attività – 9 hanno già alzato la saracinesca, le altre 6 dovranno farlo entro il 28 agosto – hanno aperto grazie al contributo da 300mila euro complessivi di Comune e Camera di Commercio dell’Emilia. Sono state 18 le manifestazioni d’interesse presentate in occasione del primo bando, solo 3 quelle non ammesse. Tutti gli altri potranno, invece, contare sul sostegno pubblico, fino a un massimo di 20mila euro, per provare a far decollare il progetto imprenditoriale e, insieme, contribuire alla rivitalizzazione dell’esagono. Una sfida che vedrà in prima linea giovani e donne.
“Il bando che presentiamo va nella direzione del percorso che ci attende nei prossimi anni, un percorso da condividere con le associazioni di categoria e che si basa sulla nuova legge regionale in materia di centri storici – le parole dell’assessora al Commercio, Stefania Bondavalli – La nuova legge tiene conto dei profondi cambiamenti delle città avvenuti negli ultimi anni e delle nuove risposte di cui esse hanno bisogno. Ci dà quindi ulteriori strumenti di lavoro, un lavoro che porteremo avanti in maniera concertata, come già abbiamo iniziato a fare in questi giorni con i primi incontri col mondo del commercio”.
Tra le quindici nuove aperture, otto fanno riferimento ad attività di somministrazione, quattro di commercio, ma ce ne sono anche due artigianali e una di servizi alla persone. Adesso, come ha sottolineato nel suo intervento Azio Sezzi della giunta camerale, “è necessario dare continuità ai bandi e la Camera di Commercio è pronta a fare la propria parte”.
Il primo passo per cambiare il volto del centro è stato fatto, ma il cammino sarà lungo: riportare quante più funzioni e attività all’interno dell’esagono è una delle grande sfide della nuova amministrazione Massari. “Da tempo non vedevamo l’apertura di tante attività in centro storico e speriamo segnino l’avvio di quell’inversione di tendenza su cui dobbiamo lavorare – ha detto il sindaco Marco Massari – Il finanziamento congiunto di Comune e Camera di Commercio ha dato un esito positivo e in continuità con ciò che vogliamo per il nostro centro storico in termini di economia urbana: un approccio che non comprende il solo tema del commercio, ma anche altri elementi quali ad esempio l’università e il turismo, il ripensamento della piazza dei teatri e il parco, dell’accessibilità, dei parcheggi, dei servizi e l’incentivo a nuove aperture”.
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