REGGIO EMILIA – Ieri per la prima volta dopo la chiusura a causa del Covid, ha riaperto ai bambini, alle famiglie e agli insegnati il centro Loris Malaguzzi.
Le manine toccano, producono suoni, opere d’arte, con le manine si può pensare. I bimbi, anche molto piccoli, trovano negli atelier del centro internazionale nuovi mondi da esplorare. “Mosaico di grafiche, parole e materia” è un invito a sperimentare strumenti diversi e superfici materiche inattese; “raggio di luce” conduce in un vero e proprio viaggio tra fonti luminose, colori e riflessi; “bambini al centro” è soprattutto questo: una giornata per entrare in contatto con gli spazi e le idee nati dalla filosofia educativa del “Reggio Approach”.
Il centro ha potuto riaprire dopo i lunghi mesi di chiusura imposti dal Covid. A causa delle nuove norme di distanziamento, purtroppo, si è dovuta ridurre la partecipazione, ma le proposte sono state diverse. “Al mattino abbiamo proposte per gli insegnati – ha spiegato Lorella Trancossi, pedagogista – al pomeriggio quattro atelier, e uno anche con i narratori di Reggio Narra. In totale hanno partecipato circa 80-90 persone, certo prima erano sui 300″.
“Bambini al centro” torna anche nelle domeniche del 25 ottobre e del 22 novembre. Tutte le attività sono su prenotazione. Intanto, visto che soprattutto gli ospiti internazionali non possono in questo momento venire a Reggio Emilia, si sta cercando di portare online l’esperienza educativa dei nidi e delle scuole comunali che ha fatto grande la nostra città: attraverso seminari, incontri, video e anche atelier.
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