NOVELLARA (Reggio Emilia) – Anche la comunità islamica di Novellara sta seguendo con apprensione la vicenda della scomparsa di Saman Abbas.
“Abbiamo capito ancora una volta come ci sia un grande lavoro da fare per evitare che persone subiscano violenze”. Un grande lavoro sociale ancora da fare all’interno della comunità islamica. Lo ammette con schiettezza il segretario del centro islamico di Novellara, il 31enne Salaheddine Hichami, nazionalità marocchina, attivo non solo nell’ambito delle attività religiose ma anche in quelle culturali e sociali.
Hichami dice di non conoscere la famiglia Abbas, il padre non frequentava la moschea. Il centro islamico, nei giorni ordinari, è frequentato da poche persone, una decina al massimo, mentre nei giorni festivi e delle ricorrenze le presenze superano il centinaio. I fedeli sono di più nazionalità, anche pakistani naturalmente. I membri della comunità si stanno attivando in queste ore per raccogliere elementi e collegamenti che possano essere utili alle ricerche: “Proseguiamo nelle nostre preghiere e cerchiamo di fare in modo di arrivare a collegamenti con i quali poter risalire alla famiglia della ragazza”, ha aggiunto Hichami.
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