REGGIO EMILIA – È una ripartenza diffusa – dalle scuole ai campi sportivi, dai quartieri ai luoghi della cultura – quella dei centri estivi di Reggio Emilia per la stagione 2021, a misura di bambini e ragazzi da 0 a 14 anni.
Grazie alla collaborazione del Servizio Officina educativa con una rete di oltre 40 soggetti del territorio, anche per questa estate il Comune ha dato vita a un’articolata offerta di opportunità ludico formative per il periodo giugno-settembre che permetterà alle famiglie di dedicarsi alle proprie attività lavorative, affidando i figli in sicurezza a educatori appositamente formati.
I posti a disposizione nei diversi campi estivi sono in totale 3.550, organizzati da società cooperative sociali, aziende agricole e cooperative agricole e agriturismi, società sportive dilettantistiche, associazioni di promozione sociale, associazioni culturali, scuole di lingua, parrocchie, associazioni valorizzazione e tutela ambientale. A questi si si aggiungono circa 600 posti del servizio estivo per i nidi e le scuole d’infanzia.
Particolare attenzione è stata dedicata ai bambini e ragazzi con diritti speciali, per coloro che già durante l’anno scolastico sono affiancati da una figura educativa: viene infatti previsto un servizio di accompagnamento educativo dedicato per ciascun singolo partecipante, anche da un minimo di 4 ad un massimo di 7 settimane nel periodo estivo. I bambini e ragazzi dai 6 ai 14 anni che godranno di questo servizio saranno in tutto 160, con un investimento complessivo da parte dell’Amministrazione comunale pari a 340 mila euro.
Alla conferenza stampa di presentazione hanno preso parte il sindaco Luca Vecchi e l’assessora a Educazione e Conoscenza Raffaella Curioni, il direttore della Fondazione I Teatri Paolo Cantù e il direttore Istituzione Nidi e Scuole d’Infanzia, Nando Rinaldi.
“L’offerta è di estrema qualità – ha detto Vecchi – plurale e inclusiva, in cui si intrecciano quei cento linguaggi che non riguardano solo il Reggio Approach, ma rappresentano l’essenza stessa e la propensione naturale di una città abituata a una molteplicità di attori che lavorano insieme sui progetti. A rendere ancora più qualificante la stagione 2021 dei centri estivi è la partecipazione della Fondazione I Teatri, che consentirà di portare i bambini anche all’interno del teatro e di far conoscere loro come si realizza un’opera”.
“L’estate alle porte si caratterizza – ha aggiunto la Curioni – con un’offerta educativa e formativa contrassegnata dall’estrema ricchezza delle attività proposte, oltre 70, organizzate all’aperto e con una grande attenzione all’inclusività e alla sicurezza sanitaria dei bambini e dei ragazzi e degli educatori. Si tratta di un segnale importante di ripartenza non soltanto dell’educazione e della cultura”.
Il direttore Cantù ha ribadito il valore del progetto “campus estate in scena”, “una sperimentazione importante con cui la Fondazione parteciperà attivamente alle attività dei centri estivi, nell’idea di una città che riparte della cultura”.
Servizio Tg di Cristiana Boni
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