REGGIO EMILIA – I centri estivi per i ragazzi dai 3 ai 16 anni apriranno il prossimo lunedì 8 giugno. Si tratta di un importante supporto per le famiglie, che dovrebbe consentire ai più piccoli il riappropriarsi di quegli spazi di socialità ed esperienza che necessariamente sono mancati in questi mesi. Oltre a configurarsi, in questo momento, come “banco di prova” per la riapertura delle scuole a settembre.
A questo riguardo Cgil, Cisl e Uil chiedono un confronto, a livello provinciale, che coinvolga tutti i Comuni con l’obiettivo di condividere principi e criteri che regolino in modo omogeneo il funzionamento dei centri estivi, garantendo elevati standard di qualità e di sicurezza. “Chiediamo garanzie sui dispositivi di protezione adeguati, sul rispetto della normativa riguardante igiene e sanificazione, misurazione della temperatura in ingresso: misure importanti a basso costo, già previste in altri protocolli, utili a garantire lavoratori, bambini e ragazzi, genitori”, si legge in una nota congiunta.
Le sigle sindacali sottolineano poi due ulteriori aspetti suscettibili di miglioramento. Per garantire alta qualità del servizio, i soggetti promotori dovrebbero valutare l’opportunità di utilizzare anche educatori qualificati che in questi mesi, con la chiusure delle scuole, sono stati sospesi dal lavoro considerando anche che la copertura degli ammortizzatori sociali sta per finire. Si potrebbero ipotizzare, come proposto anche a livello regionale, forme di incentivazione economica per quei gestori che scelgano di avvalersi di questo personale qualificato, valorizzando il loro lavoro in un’ottica di maggiore attenzione a bambini e adolescenti.
E’ necessaria, poi, massima attenzione al tema delle rette affinché l’aggravio di costi derivante dalle necessarie misure di sicurezza non si scarichi sulle famiglie, già duramente provate dalla crisi. Stato, Regione e Comuni dovranno quindi stanziare gli opportuni fondi attraverso il bando conciliazione, il bonus baby sitter convertibile per i centri estivi e le ulteriori risorse del fondo nazionale centri estivi che ci si aspetta arrivino dal Governo. Tali risorse dovrebbero essere sufficienti a garantire un servizio di qualità per i bambini, sostenibile economicamente per le famiglie.














