REGGIO EMILIA – Parliamo di attività estive per i più piccoli. Ci sono novità anche per le famiglie con bambini che hanno meno di tre anni. La Regione conferma inoltre il bonus per le famiglie più bisognose per pagare le rette dei centri estivi.
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Anche i bambini da zero a tre anni potranno svolgere attività in estate, in gruppi di massimo cinque bimbi. E’ arrivato nelle scorse ore infatti l’ok del comitato tecnico-scientifico che la Regione Emilia Romagna attendeva per poter stilare le linee guida.
“Finalmente è arrivato il parere positivo per autorizzare esperienze estive per i bimbi 0-3 anni – spiega Giammaria Manghi, capo della segreteria politica della Presidenza della Regione – E’ quello che aspettava la Regione da settimane e che si aspettano anche molte famiglie, ora una risposta potrà arrivare. Abbiamo già avviato un’interlocuzione con la nostra sanità regionale per individuare delle linee che consentano di attivare queste attività estive e che nel contempo diventino un anticipo della ripresa dei nidi a settembre”.
Nelle linee guida che saranno rese note nelle prossime settimane ci saranno le norme sull’accessibilità degli spazi, i requisiti dei centri estivi, anche con la flessibilità sui possibili spazi da trovare, in vista poi della riapertura dei nidi a settembre. Fondamentale è che siano rispettate le regole base anti coronavirus, come tenere i bambini in gruppi poco numerosi. I più piccoli in gruppi di cinque, dai 6 agli 11 anni in gruppi di sette, dagli 11 anni in su si potranno formare gruppi di massimo dieci bambini. Inevitabile un aumento delle rette, ma la Regione conferma per il terzo anno il bonus economico a famiglie con figli da 3 a 13 anni. “Sei milioni di euro per famiglie con un Isee inferiore a 28 mila euro, da 84 euro a settimana, per un massimo di 4 settimane quindi 336 euro per famiglia”.
Il Governo con il decreto Rilancio ha stanziato 150 milioni per agevolare queste attività, denaro che arriverà direttamente nelle casse dei comuni che hanno attivato i centri estivi. “Verrà chiesto alle Regioni di fare una rilevazione sul proprio ambito territoriale di tutti i comuni che hanno attivato centri estivi, verrà consegnata allo Stato che distribuirà le risorse ai comuni ci viene detto sulla base delle rilevazioni Istat in base alla popolazione tra i 3 e 14 anni”.
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