REGGIO EMILIA – Dall’8 giugno partono i centri estivi, che saranno il primo banco di prova per i ragazzi dai 6 ai 14 anni dopo la chiusura totale delle scuole. A Reggio Emilia è stato firmato oggi pomeriggio il protocollo che dà ufficialmente il via all’organizzazione, ma con molte novità e cambiamenti nel rispetto dell’emergenza sanitaria
Mai come quest’anno i centri estivi erano attesi dai genitori e anche dai bambini, che durante la fase di chiusura totale avevano lasciato la scuola e gli amici. Il Comune ha stipulato un accordo con 50 enti gestori. Si è puntato sulla sicurezza e la tutela della salute attraverso accordi con l’Ausl, che ha seguito la formazione anche degli educatori – uno ogni sette ragazzi – e tutte le indispensabili prescrizioni di carattere igenico-sanitario.
Mobilitati anche decine di volontari delle associazioni scout e gli studenti del progetto “giovani protagonisti”. Ingressi scaglionati, misurazione della temperatura e distanziamento non cancelleranno tutte le attività previste, il divertimento di ritrovarsi e condividere questa esperienza.
“Purtroppo, ci sarà un incremento dei costi per il servizio dovuto al tema della sanificazione e dei dispositivi sanitari, che diverranno obbligatori – ha annunciato l’assessore all’Educazione, Raffaella Curioni – Abbiamo cercato di calmierare i prezzi, che verranno gestiti in ultimo da ogni soggetto gestore. Ci saranno, poi, misure di ristoro per le famiglie”.
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