BOLOGNA – La mancanza della trasmissione dati dalle centrali nucleari ucraine verso l’Aiea, l’agenzia internazionale per l’energia atomica, è per tutta Europa una delle preoccupazioni legate alla guerra. La mancata trasmissione significa assenza di elettricità, e senza corrente non funziona il sistema di raffreddamento, dunque dai reattori potrebbero esserci perdite di sostanza radioattiva nell’aria. Per questo da qualche giorno in alcuni paesi come il Belgio o la Polonia c’è la corsa ad accaparrarsi le pillole di iodio, utilizzate in caso di esposizione. Anche in Italia, dove come in altre occasioni è stato approntato un piano d’emergenza, molti si stanno recando nelle farmacie per chiedere informazioni. Ma un’assunzione preventiva oltre che inutile è dannosa. Solo in caso di reale pericolo bisogna attenersi alle indicazioni sanitarie, e nel caso ce ne fosse bisogno, anche se si spera resti uno scenario molto lontano, le scorte sarebbero sufficienti.
Emilia Romagna guerra Ucraina Federfarma centrali nucleari pillole di iodio fughe radioattiveCentrali nucleari ucraine, farmacista: “Lo iodio va preso solo se necessario”. VIDEO
10 marzo 2022Un’assunzione preventiva oltre che inutile è dannosa: il presidente di Federfarma Emilia Romagna assicura che l’Italia ha le scorte che servono