REGGIO EMILIA – Commosse le parole pronunciate ieri sera in Piazza Unità d’Italia a Novellara dal sindaco Elena Carletti durante la manifestazione promossa proprio dal Comune della Bassa con l’intento di testimoniare la vicinanza di tutto il territorio nei confronti della 18enne pakistana scomparsa Saman Abbas.
Una iniziativa che ha portato in piazza centinaia di persone. C’erano i rappresentanti delle istituzioni, molti sindaci del territorio, membri di associazioni civiche e di volontariato, tanti semplici cittadini, esponenti delle comunità straniere presenti in zona, tutti riuniti con in mano il cellulare in funzione luminosa con effetto fiaccolata.
Significative le parole di questo giovane rappresentante della comunità pakistana “Condanniamo qualsiasi tipo di violenza”.
A parlare a nome delle istituzioni il presidente della provincia Zanni, la parlamentare Incerti, l’assessore regionale Lori. “Dire no ai sorprusi, che siano religiosi, culturali o civili. Dire no all’odio e alla violenza con l’unità della speranza”, ha detto Zanni.
“Bisogna riunire la comunità nella non tolleranza di atti di violenza e intimidazione nei confronti di chiunque”, ha aggiunto la deputata del Pd. “Abbiamo bisogno di imparare a stare insieme e di lavorare perché le comunità sappiano comprendersi e aiutarsi”, le parole della rappresentante della Regione.
Questa vicenda non rappresenti l’occasione per discriminare una comunità, ci ha tenuto a dire il parroco di Novellara don Giordano Goccini: Non dobbiamo vedere una comunità o una cultura come responsabili unici di quello che temiamo possa essere successo”.
Presente anche una delegazione dell’associazione Nondasola impegnata nel contrasto alle violenze contro le donne. Così la vicepresidente Carmen Mariani: “Non è un destino della donna subire violenza, e a questo bisogna ribellarsi”.
Ma la forza delle manifestazione è stata costituita anche dalla presenza, trasversale, di tanti cittadini comuni che non sono voluti rimanere indifferenti di fronte a questo caso.
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