REGGIO EMILIA – Si è aperta oggi – e si chiuderà domenica sera – la rassegna organizzata dal Comune dedicata alla figura del pedagogista Loris Malaguzzi, di cui si celebrano i 100 anni dalla nascita.
In un incontro alla Fonderia, sede di Aterballetto, davanti a 200 studenti delle classi quarte e quinte delle superiori si è parlato di convivenza interculturale e di razzismo, il male del nostro tempo, con un ospite d’eccezione: lo scrittore marocchino Tahar Ben Jelloun, autore del bestseller Il razzismo spiegato a mia figlia, è lo scrittore di lingua francese più tradotto al mondo.
Nell’intervista con il direttore di Telereggio Mattia Mariani ha parlato del razzismo, uno dei temi al centro della giornata. Ha scritto in uno dei suoi libri: “Quando guardi bene qualcuno negli occhi, sei costretto a vedere te stesso”. Secondo Jelloun, costretto negli anni ’70 ad emigrare in Francia, fondamentale è parlare con i giovani per evitare discriminazioni ingiustificate e antistoriche. “Il razzismo arriva con la paura e con la crisi economica – ha detto – E’ esplosione di collera e va in parallelo con le cose che non vanno bene attorno a noi. Si tratta di un movimento che c’è in tutta Europa, che non è in buona salute, non è qualcosa come un virus che si toglie con un vaccino. Bisogna vigilare molto e parlarne tanto ai giovani e ai bambini”.
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