REGGIO EMILIA – “Il libro è la riproposizione del memoriale di mio papà, a cui abbiamo aggiunto una biografia della sua vita, che non è stata solo la vicenda don Pessina, più la revisione del processo”. Così il figlio Fausto.
E’ una storia incredibile quella di Germano Nicolini, il comandante Diavolo. Che si studierà a scuola. Ora è racchiusa per filo e per segno nel libro “Cent’anni di rettitudine”, che ha scritto il figlio Fausto insieme allo storico Massimo Storchi, partendo appunto dal memoriale scritto dallo stesso Germano. “Scritto nel 1993 per aiutare la magistratura ad avere traccia di una vicenda complicata, aggiornato ad oggi e a ciò che è accaduto dopo”.
Comandante partigiano e primo sindaco di Correggio dopo la Liberazione, Nicolini fu condannato ingiustamente nel 1949 per l’omicidio di don Umberto Pessina. Trascorse innocente dieci anni in carcere e solo nel 1994 venne scagionato definitivamente dall’accusa. Ha dovuto quindi lottare per quasi mezzo secolo per ottenere giustizia e la revisione del processo. Il comandante Diavolo è scomparso il 24 ottobre 2020 alla soglia dei 101 anni. Gli autori hanno presentato il libro in un partecipato incontro al centro culturale Biagini, a Rio Saliceto.
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