REGGIO EMILIA – Nelle settimane scorse, attraverso un avviso pubblico, il Comune di Reggio ha avviato il reclutamento dei rilevatori per il Censimento Istat degli anni 2021 e 2022.
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Due indagini campionarie, con la raccolta di informazioni su famiglie, edifici, abitazioni e numeri civici: il Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni per gli anni 2021 e 2022 si svolgerà dal 1° ottobre al 31 dicembre di quest’anno, con “un’attività sul campo – si legge nell’avviso pubblicato dal Comune di Reggio – che prevede in larga parte interviste dirette”. Il Censimento è di competenza dell’Istat; ai Comuni spetta il compito di selezionare i rilevatori e organizzare il loro lavoro.
Ma quali sono le condizioni economiche proposte? L’attività dei rilevatori viene inquadrata come prestazione occasionale: “L’ammontare del corrispettivo lordo – viene spiegato – sarà commisurato alla natura della rilevazione, al numero e al tipo di unità rilevate correttamente e al completamento della formazione”. Un esempio: nel caso dell’attività chiamata “areale”, il rilevatore riceverà un compenso di 11 euro lordi per ogni questionario compilato faccia a faccia nell’abitazione della famiglia, 8 euro per quelli compilati presso il Centro comunale di rilevazione, 1 euro per ogni indirizzo verificato e uno per ogni abitazione non occupata.
Insomma, un censimento a cottimo, in cui la retribuzione è basata sulla quantità di lavoro, indipendentemente dal tempo impiegato per compiere quel lavoro. Le condizioni accessorie seguono la stessa ispirazione. I rilevatori devono essere disponibili a spostarsi con mezzi propri e a proprie spese in tutto il territorio comunale e la polizza antinfortunistica stipulata da Istat copre solo gli infortuni che comportano la morte o l’invalidità permanente.
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