CAVRIAGO (Reggio Emilia) – Fernandel alias Don Camillo seduto nella corrozza di un treno. Alle sue spalle il paesaggio della Bassa che si affaccia sul Po.
Idealmente in viaggio con lui ci sono gli ospiti di una casa residenza per anziani. E’ dedicata a loro l’opportunità sfuggire dalla monotonia del quotidiano, attraverso la magia del cinema. La settima arte fa bene alla mente e al cuore di tutti, a maggior ragione vale per chi è in là con l’età. “Il ritorno di Don Camillo” è stato il film che ha fatto divertire e rivivere emozioni il pubblico di una rassegna che si era dovuta interrompere con la pandemia e che ora, dopo tre anni, ha potuto riprendere, resa possibile grazie al contributo dei tanti volontari Multisala Novecento e di quelli dell’associazione ‘Noi con voi’. Questi ultimi si sono occupati del trasporto degli spettatori, giunti dal Pensionato San Giuseppe di Quattro Castella.
Silvia Sacchetti è animatrice sociale nella struttura che ha partecipato alla prima delle quattro proiezioni in programma fino a maggio, tutti i martedì pomeriggio, con ingresso gratuito.
Settant’anni giusti quelli compiuti dal secondo film tratto dai racconti di Giovannino Guareschi. Epica la scena con don Camillo che mette fuori combattimento, spedendolo fuori dal ring, il campione di boxe che poco prima aveva steso Peppone.
Un mondo antico mai passato di moda, che ha reso piacevole e serena la giornata di persone che hanno poche occasioni di uscire. Consiste anche in questo la missione del Multisala Novecento, lo sottolinea Vincenco Delmonte, amministratore delegato della cooperativa che ne ha la gestione, convinto di come due ore passate davanti al grande schermo possano donare sorrisi e spensieratezza.
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