CAVRIAGO (Reggio Emilia) – Anche il Comune di Cavriago ha presentato alla Regione la domanda per ottenere il contributo per la creazione di una comunità energetica rinnovabile, basata sulla condivisione dell’energia prodotta da un impianto fotovoltaico comune.
“La comunità energetica rinnovabile è complicata – commenta Luca Brami, assessore all’ambiente di Cavriago -. Richiede dei passaggi dal notaio ad esempio mentre il quadro normativo è incerto. Quindi pensiamo che il cappello del comune sulla possibilità per i cittadini e per le aziende di associarsi in una comunità energetica rinnovabile possa essere una garanzia, con la possibilità di riutilizzare il surplus che si genera investendolo in progetti sociali e legati al territorio”.
Il progetto è stato illustrato durante l’incontro organizzato dal Green team, il gruppo di volontari impegnati nella progettazione e realizzazione di attività di sensibilizzazione ambientale. “Proprio per dare informazioni, creare progetti – spiega Emilia Gorreri, Consulente per le energie rinnovabili -. Ne abbiamo tutti gli anni di nuovi e di ripetuti. Abbiamo eventi dedicati alla sostenibilità, dai rifiuti al cibo, mentre quest’anno abbiamo le energie rinnovabili. Abbiamo argomenti di attualità che vogliamo diffondere nella comunità”.
Alla serata ha partecipato anche il professor Leonardo Setti, ideatore delle comunità solari, un altro modello di condivisione dell’energia nato nell’ambito delle attività di ricerca dell’università di Bologna nel 2007. “Le reti elettriche hanno lavorato fino ad oggi dall’alto verso il basso, dalla produzione delle grandi centrali verso gli utenti, che diventano consumatori – dice Leonardo Setti – Docente di Energie Rinnovabili -. Noi parliamo di una rete che cambia il paradigma, parte dal basso, cioè dai piccoli produttori, che vanno ad alimentare la rete nazionale. Come se fossimo le foglie di un albero che producono l’energia che serve all’albero stesso”.
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