TOANO (Reggio Emilia) – E’ ufficialmente nata in territorio toanese la prima comunità energetica a guida agricola in Italia. È stata formalizzata infatti presso la nuova sede del Caseificio di Fora di Cavola la Comunità energetica dell’Appennino Reggiano. I soci fondatori sono il Caseificio di Cavola e Toano, Cna Reggio Emilia e Confcooperative Terre d’Emilia.
Per il 2024 l’obiettivo è quello di installare otto impianti fotovoltaici nelle aziende associate al Caseificio, che arriveranno a generare un megawatt di energia.
“La nostra latteria nata nel 1929 prosegue nella strada degli investimenti non solo sul fronte produttivo e commerciale – dichiara il presidente del Caseificio di Cavola 993, Fulvio Fioroni – ma anche della tematica energetica in una ottica di sostenibilità ambientale che qualifica ulteriormente il nostro Parmigiano Reggiano di montagna. Inoltre, valutiamo positivamente il generare benefit sul territorio; per altro la comunità energetica cui abbiamo dato vita rimarrà aperta a chi, altri caseifici, cittadini e imprese, vorrà aderire, investendo sull’energia green”.
Il Consiglio di amministrazione della Comunità Energetica dell’Appennino Reggiano è composto dal presidente del Caseificio di Cavola, Fulvio Fioroni, da Federico Pollastri di Cna Reggio Emilia (Pmi Energia) e da Fabio Guglielmi di Confcooperative Terre d’Emilia.
“La formazione della Comunità Energetica dell’Appennino Reggiano – dichiara Giorgio Lugli, presidente Cna Reggio Emilia – rappresenta un passo avanti molto importante nella promozione di pratiche sostenibili e nell’integrazione del settore agricolo nel panorama dell’energia rinnovabile. La collaborazione tra le aziende agricole, le istituzioni locali e le organizzazioni del territorio non solo mira a garantire una produzione energetica più pulita, ma anche a sostenere le comunità coinvolte e a stimolare i cittadini nell’investire a loro volta in energia pulita”. Per il presidente di Confcooperative Terre d’Emilia, Matteo Caramaschi “da una parte attiviamo uno tra i primi esempi di quelle comunità energetiche che offrono a cittadini e imprese nuovi livelli di autonomia sul mercato energetico. Dall’altra assume un particolare valore in relazione ad un territorio che ha bisogno di questa fondamentale attenzione all’ambiente”.













