REGGIO EMILIA – Alla libreria.coop All’Arco venerdì 11 novembre alle 18 è in programma l’incontro con Carlo e Livia Castiglioni per la presentazione del libro “Affetti e oggetti (Cenni di un’antropologia famigliare alla Castiglioni), edito da Corraini.
“Io sono dell’idea che agli oggetti ci si affezioni”, diceva Achille Castiglioni, e in questo libro il figlio Carlo e la nipote Livia raccontano a quattro mani la vita del grande designer proprio dalla doppia prospettiva degli affetti e degli oggetti. Il punto di vista intimo, famigliare, si alterna così a un nuovo sguardo sui progetti di Achille, esplorati nel loro significato socio-culturale e antropologico. Il designer e il padre, lo studio e la casa, il pensiero progettuale e le storie di famiglia: una duplicità da cui emerge quell’inconfondibile “modo alla Castiglioni” che, mescolando ironia, curiosità, gioco, sperimentazione, ha dato origine a icone del design italiano come le lampade Parentesi e Arco, le sedute Mezzadro e Sella, il cucchiaino da caffè Dry e moltissimi altri. Dal lavoro simbiotico in studio con il fratello Pier Giacomo all’eredità artistica del padre Giannino; dai rocamboleschi viaggi in macchina ai pranzi di famiglia, altrettanto movimentati; dai progetti inediti alle passioni “castiglionesche”, come quelle per i fuochi artificiali e per i gatti: tutto trova spazio in questa biografia atipica, corredata di immagini e documenti d’archivio. E tutto contribuisce a raccontare Achille e l’effetto straordinario che il suo lavoro ha avuto e continua ad avere sulle persone: allestimenti e oggetti capaci di entrare davvero in contatto con i loro fruitori, di suscitare emozioni, di ispirare comportamenti nuovi.
Livia Castiglioni si è laureata in Scienze della Comunicazione – Psicologia della Comunicazione presso l’Università degli Studi di Milano, Bicocca, nel 2004. Si diploma come attrice presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico nel 2008, dove studia, tra gli altri, con: Lorenzo Salveti, Luca Ronconi, Mario Ferrero, Anna Marchesini, Danio Manfredini. Lavora in qualità di attrice con Andrea Baracco, Gipo Gurrado, Silvia Giulia Mendola, Paolo Giorgio, Carlo Alighiero, Deborah de Bernardi, Andrea di Vincenzo, Delia Rimoldi. È Porzia nel Julius Caesar di W. Shakespeare, regia di A. Baracco, spettacolo selezionato per il Festival Globe to Globe 2012 (Globe Theatre, Londra). All’attività di attrice affianca quella di drammaturga, regista, autrice. Il suo testo Casca il mondo viene selezionato per la rassegna Hors (Teatro Litta 2017/2018). Collabora alla drammaturgia de L’indulgenza del latte di Patrizio Belloli, spettacolo vincitore Festival Tagad’off 2017, e di Supermarket. A modern musical tragedy, musical firmato da Gipo Gurrado presso il Teatro Fontana. Con Silvia Giulia Mendola si occupa dell’adattamento e della traduzione de La dodicesima notte di W. Shakespeare. È autrice di Scenamuta, spettacolo sulla delicata tematica del bullismo. Come autrice è attualmente impegnata su più fronti: teatro, prosa e podcast.
Carlo Castiglioni, figlio di Achille, è nato nel 1949 e si è laureato in medicina, sviluppando un percorso professionale lontano dall’architettura e dal design. Ha comunque mantenuto uno stretto legame con il padre, con il quale ha anche avviato un progetto rimasto incompiuto per la realizzazione di uno strumento medico (laringoscopio) e la realizzazione di un prototipo mobile-angoliera che poi è stato realizzato con modifiche con il nome di Zifol. Con la morte di Achille nel 2002 ha iniziato a collaborare con la sorella Giovanna con lo scopo di mantenere aperto lo Studio Museo e organizzare l’archiviazione dei documenti lasciati da Achille. Parallelamente ha, sempre in collaborazione con Giovanna, sviluppato la promozione della vasta attività creativa che Achille ha realizzato in sessant’anni di lavoro. Per raggiungere questi obiettivi ha patrocinato la realizzazione della Fondazione Achille Castiglioni di cui è Presidente e ha operato affinché la maggior parte degli oggetti di Achille rimanessero in produzione o fossero nuovamente prodotti, conscio che, come lo scrittore vive attraverso la pubblicazione delle proprie opere, nello stesso modo il designer vive attraverso la disponibilità e l’uso degli oggetti che ha creato. Nel 2006 ha organizzato con la sorella Giovanna e la madre Irma l’apertura al pubblico dello Studio Museo e ha definito con la Fondazione Triennale un primo accordo per la digitalizzazione dell’archivio. Nel 2012 è stato fra i fondatori della Fondazione Achille Castiglioni e da allora ricopre la carica di Presidente, collaborando nella gestione quotidiana della Fondazione e partecipando ad incontri e conferenze in Italia e all’estero.
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