CASTELNOVO MONTI (Reggio Emilia) – Botte e violenze alla compagna, davanti al figlio minore e anche quando lei era incinta. I carabinieri hanno denunciato un 23enne reggiano residente in Appennino: è accusato di maltrattamenti in famiglia e percosse.
Il sostituto procuratore che conduce le indagini ha richiesto e ottenuto dal gip l’applicazione nei confronti del giovane dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla vittima, una 27enne reggiana. Ieri i militari hanno eseguito il provvedimento.
Dalle indagini è emerso che la vittima, sin dalla nascita del primo figlio e durante un’altra gravidanza, è stata sottoposta a continue vessazioni, fisiche e psicologiche. Le discussioni erano legate a difficoltà economiche del nucleo familiare: il 23enne voleva che la compagna partecipasse alle spese, ma lei era disoccupata con un figlio piccolo e un altro in arrivo. Allora, lui pretendeva che la donna chiedesse soldi ai suoi familiari. Davanti a un rifiuto, è iniziata la violenza fisica e verbale.
La convivenza è proseguita tra allontanamenti e avvicinamenti con altri episodi di violenza, non solo per motivi economici ma anche per imporre il silenzio alla compagna che aveva scoperto il tradimento. Offese e continue minacce: “sei una fallita”, “non vali nulla”. Aveva anche minacciato di ucciderla e l’aveva presa a schiaffi, calci, testate, in un’occasione afferrandole il collo e in un’altra, persino alla presenza dell’amante, aveva aperto la finestra minacciando di gettarla giù.
Violenze commesse anche davanti al figlio minore. La donna ha trovato il coraggio di denunciare tutto ai carabinieri di Castelnuovo Monti, che hanno condotto le indagini e trovato riscontro in quanto raccontato dalla vittima. Ora il 23enne dovrà stare lontano almeno un chilometro dalla ex compagna e dai luoghi che frequenta.