CASTELNOVO MONTI (Reggio Emilia) – Divertirsi prima di tutto e poi imparare a conoscersi e proteggersi. Sono gli obiettivi del campo estivo per bambini affetti da diabete di tipo 1, appuntamento di tipo educativo e terapeutico che si svolge ogni anno a Castelnovo Monti, promosso dalla Diabetologia Pediatrica dell’Arcispedale Santa Maria Nuova grazie ad un finanziamento della Regione. Sei giorni che per un piccolo paziente possono rappresentare anche la prima esperienza lontano dalla famiglia, in un contesto, quello del nostro Appennino, che ha tanto da offrire.
“Siamo stati a Cerwood, a fare il formaggio, siamo stati alla Pietra, facendo tutto quello che la montagna ci permette di fare – racconta Anna Lasagni, responsabile di Diabetologia Pediatrica di Reggio Emilia – Ovviamente i nostri ragazzi vivono tutti i giorni con il diabete e quindi, mentre facciamo queste attività, inseriamo anche attività più educative sulla gestione del diabete: ad esempio come si fanno le iniezioni e come gestire l’alimentazione. E poi lavoriamo con loro anche sugli aspetti emotivi. La cosa più bella è che il gruppo si diverte”.
Sono 130 i bambini e i ragazzi fino ai 18 anni seguiti dall’ambulatorio provinciale della diabetologia pediatrica. 19 quelli che hanno partecipato al campo estivo, tra i 9 e i 13 anni, insieme ad una equipe multidisciplinare composta anche dall’infermiera Shyla Fontana, dal dietista Riccardo Fontanelli e dalla psicologa Marta Fontana. Prima di tutto si cerca di insegnare quali sono le armi fondamentali.
“Uno zainetto salva situazione contenente ad esempio l’insulina, il controllo delle strumentazioni tecnologiche che devono essere sempre cariche, la rotazione delle zone di insulina, la gestione delle ipo e iper-glicemie – suggerisce Cristiana Dotti, infermiera della Diabetologia Pediatrica – Il quinto punto è: se ho tutto questo, io sono tranquillo e posso fare qualsiasi cosa. Averli per cinque o sei giorni in modo continuativo è una condizione che permette anche a noi operatori di apprendere tante informazioni utili per noi e per loro”.
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