QUATTRO CASTELLA (Reggio Emilia) – Nel 2024 il castello di Bianello è stato visitato da 5.035 persone. Il dato riguarda chi ha partecipato alle visite guidate nelle domeniche di apertura, e non di chi abitualmente frequenta il parco e l’oasi naturalistica che si estende sui quattro colli (Zane, Lucio, Vetro e, appunto, Bianello) per passeggiate ed escursioni. Rispetto al 2023 l’aumento è del 6,9%, ma il dato più eclatante è quello relativo all’ultimo triennio con un incremento di visitatori del 62,9% rispetto al 2021.
Il Comune analizza i dati e rende noto che sono stati 3.099 i visitatori reggiani, 595 i modenesi, 419 i parmigiani, 209 i bolognesi e via via altri dalle altre province. I turisti da altre regioni d’Italia sono stati 542 di cui 299 dalla Lombardia. Allargando la visuale oltre i confini nazionali si registrano anche 28 turisti provenienti da paesi europei e 3 da paesi extra-europei.
I mesi “preferiti” da visitatori e turisti per salire al Bianello si confermano quelli tardo-primaverili con aprile e maggio in testa, ma sono in crescita anche i dati estivi grazie alle numerose iniziative programmate anche in orario serale. Il castello caro a Matilde di Canossa è scelto sempre più spesso anche come location per programmi televisivi e progetti cinematografici, tra cui il cortometraggio “Ginevra” presentato nei giorni scorsi nella Sala degli Specchi del teatro Valli.
“Questi dati non costituiscono più una sorpresa, ma sono ormai un dato di fatto – commenta l’assessore comunale alla cultura Danilo Morini – I numeri del Bianello, così come quelli pubblicati recentemente dalla Regione nel Report sul turismo in Emilia Romagna, confermano un trend di crescita che pone Quattro Castella in controtendenza rispetto ai dati provinciali. Sul castello non ci siamo mai fermati. E’ di un anno fa l’inaugurazione di mura e giardini inseriti nel percorso di visita. Sono in corso gli interventi sugli altri colli per far sì che le restanti torri possano tornare visibili e usufruibili in sicurezza da tutti. Gli investimenti sulla cultura alla fine pagano, gli effetti a volte sono visibili soltanto sul “medio-lungo” periodo, ma quanto fatto a Quattro Castella dimostra che investire sulla cultura significa capitalizzare il turismo”.
“ttorno al castello e alle azioni coerenti che come Amministrazione abbiamo intrapreso – aggiunge il sindaco Alberto Olmi – è determinante il ruolo attivo dei soggetti privati che emergono come protagonisti: ristoranti, bed and breakfast, cantine, produttori, fattorie didattiche, agriturismi, location per eventi, tour operator formano una rete riconoscibile per qualità non solo nel panorama provinciale, ma in un contesto che valica i confini attirando persone da tutta Europa”.