CASTELLARANO (Reggio Emilia) – Piastrelle prodotte senza immettere anidride carbonica in atmosfera. L’industria ceramica, da sempre energivora, trova la sua avanguardia a Castellarano. In via Radici Nord, nel complesso produttivo di Graniti Fiandre, sta sorgendo un nuovo stabilimento che prenderà il posto di un capannone abbattuto nei mesi scorsi. Qui, per la prima volta al mondo per quanto riguarda il settore, sarà utilizzato come combustibile l’idrogeno, vale a dire una fonte di energia pulita visto che quando brucia non emette gas serra. Come sostanza di scarto ha soltanto il vapore acqueo.
Il progetto è stato annunciato, alla presenza del ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani, a Milano, nell’ambito degli incontri sul clima che anticipano la conferenza annuale dell’Onu in programma a Glasgow a fine ottobre. Il partner del gruppo Iris Ceramica è Snam, colosso delle infrastrutture per il gas e l’energia che negli anni ’80 portò nel distretto ceramico di Sassuolo la rete del metano.
Tra gli azionisti di Snam, con una quota del 7,4%, c’è Romano Minozzi, fondatore di Iris Ceramica. La figlia Federica, da cinque anni amministratore delegato, sostiene di proseguire una sfida, quella della sostenibilità ambientale, cominciata dal padre. Entro il 2022 la nuova linea produttiva sarà pronta. L’idrogeno sarà contenuto in una miscela il cui secondo componente è il gas naturale. Sarà prodotto, però, anche in loco, sfruttando l’energia di un impianto solare da 2,5 megawatt, installato sullo stabile e collegato a un elettrolizzatore.
Sarà poi disponibile un sistema per stoccare l’idrogeno ottenuto, che in futuro potrebbe essere utilizzato come unico combustibile per alimentare la produzione. Un modo per rientrare negli obiettivi di decarbonizzazione previsti dall’Unione europea.
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