CASTELLARANO (Reggio Emilia) – La Corte di Cassazione ha ribaltato nuovamente la sentenza di secondo grado: il pestaggio davanti alla discoteca Rockville di Castellarano, avvenuto nella notte del 9 ottobre 2022, non fu tentato omicidio. I giudici della Suprema Corte hanno accolto il ricorso presentato dai legali degli imputati, l’avvocato Noris Bucchi per Kevin Coppolecchia di Castellarano e Roberto Ghini per Eugenio Daniele Vernucci di Sassuolo. I due erano stati condannati in appello, lo scorso febbraio, a quattro anni e otto mesi con la riqualificazione del reato da lesioni personali gravi a tentato omicidio. Ora invece la sentenza di primo grado emessa dai giudici del tribunale di Reggio è stata dichiarata irrevocabile: riportando la pena a 4 anni per lesioni aggravate.
Giuseppe Checchia, 22enne di Modena, venne aggredito la notte del 9 ottobre 2022. Restò in coma 17 giorni all’ospedale di Baggiovara, riportando un’invalidità. La lite iniziò all’interno del Rockville. Una volta fuori, Checchia venne prima colpito con un pugno al volto da Coppolecchia, e poi da un sasso alla testa, un sasso scagliato da Vernucci da una distanza ravvicinata. I due imputati scelsero il rito abbreviato. A Coppolecchia è stata revocata in giugno la misura cautelare dei domiciliari e ora è sottoposto all’obbligo di dimora. Vernucci è tuttora sottoposto ai domiciliari con autorizzazione al lavoro. I difensori esprimono soddisfazione per una sentanza che mette la parola fine alla vicenda giudiziaria durata quasi tre anni.
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