SCANDIANO (Reggio Emilia) – “Addio”. Questa la parola, definitiva, inviata in un messaggio al padre, con anche una sorta di indizio sul luogo in cui intendeva mettere fine alla propria vita. C’è stata la corsa del genitore, che è riuscito a trovare il figlio e a chiamare i soccorsi; c’è stata la speranza di salvare il ragazzo per poi provare a capire insieme cosa lo avesse portato a tanto, per poi cercare di risolvere. E invece no: i medici sono stati costretti, in mattinata, a dichiarere il decesso di un 24enne di Sassuolo che per più di 24 ore aveva lottato prima all’ospedale di Baggiovara e poi nel reparto Grandi ustionati del Maggiore di Parma.
La tragedia personale di questo giovane e della sua famiglia è iniziata giovedì sera. Sono le 23.30 quando il padre, dopo aver ricevuto il messaggio sul cellulare, trova il figlio. E’ arrivato in auto in una zona piuttosto isolata di Montebabbio di Castellarano e ha messo in atto il suo proposito dandosi fuoco con del liquido infiammabile. Sono secondi strazianti, è lo stesso genitore a trasportare il figlio al pronto soccorso. Le condizioni del ragazzo sono già molto critiche, poi si aggravano ulteriormente e avviene il tasferimento a Parma. I tentativi dei medici non bastano, le ustioni sono troppo profonde.
Nessun problema evidente, nessuna depressione diagnosticata, nessun segnale che fosse interpretabile in questo senso: per ora i carabinieri non hanno elementi in grado di spiegare le motivazioni di un gesto simile. Domande a cui i genitori, coi quali il 24enne viveva e che attendono il nulla osta per i funerali, vogliono dare risposte. Per questo è stata aperta un’indagine: per cercare di capire, per sapere dove il 24enne, che era operaio, abbia trascorso le sue ultime ore di vita. Ad ora però è escluso che qualcun altro c’entri in qualche modo in questa tragedia.
Leggi e guarda anche
Reggio Emilia Castellarano Sassuolo maggiore ustioni Montebabbio Maggiore di ParmaNon ce l’ha fatta il giovane ustionato soccorso dal padre a Montebabbio