REGGIO EMILIA – “Se tu fossi mia moglie ti avrei già tagliato la gola”, sono state queste le parole proferite da un cliente, non di origine italiana, rivolte e reiterate a una delle dipendenti del supermercato Lidl di via Piccard. Cliente che aveva la pretesa di essere servito, tuttavia avvalendosi della cassa automatica, che però non prevede la presenza del personale e nonostante le spiegazioni della dipendente, che non sono servite a nulla, anzi, scatenando la violenza verbale del soggetto, scaturita con la minaccia di morte. Un fatto molto grave che segue ad altro analogo accaduto ad un’altra lavoratrice della stessa filiale Lidl, appena una settimana fa.
La polizia dopo quanto accaduto ieri sera ha richiesto di poter visionare la videosorveglianza interna dei locali. “Le lavoratrici ed i lavoratori – denuncia Alessandro Fontanesi dei Comunisti Reggiani che ha segnalato l’accaduto – vivono una condizione molto negativa, oltre ad una vertenza aperta da tre anni ben lungi dall’essere risolta, ora si aggiunge la preoccupazione della loro sicurezza, non solo per quanto concerne il lavoro stesso, ma addirittura per le minacce gravi e reiterate da parte dei clienti. Occorre prendere provvedimenti immediati da parte di azienda e sindacati, perché è profondamente ingiusto, oltre che deprecabile, fare lavorare i dipendenti sotto la pressione della preoccupazione di una minaccia alla propria incolumità fisica”.
Entrambe le lavoratrici hanno sporto denuncia in Questura a Reggio.