REGGIO EMILIA – I livelli restano ancora superiori a quelli pre-pandemici, ma la drastica riduzione delle ore di cassa integrazione autorizzate nella nostra provincia è proseguita anche nei primi sette mesi del 2022, tanto da registrare una flessione del 78,2%. Le ore autorizzate sono così scese a 2,490 milioni rispetto agli 11,422 milioni dei primi sette mesi del 2021, i quali risentivano ancora dellle difficoltà delle imprese a superare i problemi provocati dal covid 19. Nello stesso periodo relativo all’anno 2020 si toccò il record di ricorso alla cassa integrazione con 23,871 milioni di ore utilizzate.
L’ufficio Studi della Camera di Commercio, analizzando i dati Inps, ci dice che il 60% delle ore utilizzate riguarda la cassa integrazione straordinaria, mentre i settori che hanno maggiormente utilizzato quella ordinaria sono stati l’industria, con il 94,5% e le costruzioni, con il 4,4% del totale.
Questi quindi gli ultimi dati disponibili, ma l’immediato futuro presenta grandi incognite legate soprattutto ad un forte aumento dei costi di produzione che rischia di ripercuotersi negativamente sulle ore lavorate. Il caro energia, a cui si accompagnano i problemi legati alla logistica, ai trasporti e alla carenza di materie prime, potrebbero indurre molte aziende a fermare la produzione e quindi a fare nuovamente ricorso alla cassa integrazione.
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