REGGIO EMILIA – Ci sono in Italia 4 milioni di edifici in condizioni di degrado e fortemente energivori, senza contare quelli a rischio idrogeologico e le infrastrutture come ponti e gallerie. Da questi dati sono partite le valutazioni di urbanisti, architetti, economisti, pubblici amministratori e mondo imprenditoriale nel convegno organizzate dalla Cassa Edile di Reggio Emilia. Obiettivo è la rigenerazione.
“Il convegno odierno ha portato al centro il tema della rigenerazione delle abitazioni, con attenzione all’ambiente e alla sostenibilità”, spiega Vanni Ceccardi.
Un settore, quello delle imprese di costruzione, che dal 2008 ad oggi ha registrato una contrazione che non si era mai vista prima (9 imprese su 10 sono saltate) e che ora cerca un rilancio che non sia fondato solo su misure temporanee come il superbonus, ma lo configuri come trainante per l’economia del Paese. “Oggi siamo in una fase di ripresa. Chiudiamo il bilancio con una massa salari di 57 milioni di euro, il dato più alto degli ultimi 10 anni. Vediamo segnali contradditori: l’aumento dei costi di energia e materie prime, e la necessità di rispettare i tempi imposti dal Pnrr”.
E’ dalle enormi risorse del PNRR che il settore cerca quella stabilità e programmazione che finora è mancata, anche se deve fare i conti con nuovi problemi come la scarsità di di manodopera, il bisogno di nuove competenze e, non ultima, l’attenzione da riservare alla regolarità del lavoro e al contrasto di infiltrazioni criminali che i grandi investimenti tendono a richiamare.
Claudio Valeriani
Reggio Emilia Cassa EdileFabrizio Ferrarini di Cna nuovo presidente della Cassa Edile