REGGIO EMILIA – Il Comune si avvarrà della consulenza degli esperti di Cassa Depositi e Prestiti per progettare la riqualificazione dei restanti tre quadranti delle ex Reggiane. Intanto, i lavori già in corso stanno arrivando a conclusione.
“Mi piacerebbe chiamarle non più ex Reggiane, ma nuove Reggiane – le parole di Luca Torri, amministratore delegato di Stu Reggiane – Attualmente ci lavorano 500 persone, che con il completamento del Capannone 17 arriveranno a 800; alla fine, arriveranno a lavorarci 2.700 persone”.
Nel primo quadrante i lavori si avviano a conclusione. “Entro fine anno o nei primi mesi del 2024, completeremo il Capannone 15C con il quarto polo universitario; entro ottobre il 15B con l’incubatore delle start up e la Nikon ed entro gennaio anche l’ex Mangimificio Caffarri. C’è ancora una grande richiesta da parte delle imprese, richiesta che il nuovo Parco Innovazione non riesce ora a soddisfare”. E’ questo uno degli aspetti su cui si punterà per la riqualificazione dei restanti tre quadranti delle ex Officine.
Nella parte ancora da riqualificare – come già anticipato da Tg Reggio – ci saranno abitazioni, residenza non classica ma appartamenti per studenti, manager e professori, edilizia sociale. “Abbiamo grande richiesta di uffici e laboratori, poi ci sarà una parte commerciale con negozi di vicinato e una parte dedicata all’entertainment; qui oltre al festival Omi potremmo ospitare tanti eventi”.
Per la valutazione e lo sviluppo di questa parte storica della città, il Comune e Stu si avvarranno della consulenza qualificata di Cassa Depositi e Prestiti. Il protocollo d’intesa è stato appena firmato e un team di esperti in vari settori comincerà a lavorare subito per garantire l’attività di consulenza tecnico-operativa, per comporre un piano economico e finanziario adeguato, per attrarre poi investitori. Tutto questo sfruttando i fondi di un programma europeo di investimento.
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