REGGIO EMILIA – La sala stampa de comando provinciale dei carabinieri, in corso Cairoli, è piena di giornalisti, cameraman e fotografi. Il procuratore reggente Isabella Chiesi è soddisfatta. Sa che l’arresto di Danish Hasnain può rappresentare una svolta nelle indagini. Dice di non essere abituata a convocare conferenze stampa ma rimarca, vista l’importanza dell’operazione, di non averne potuto fare a meno. “E’ un arresto fondamentale, ora ci sarà la possibilità di interrogarlo e mettere a confronto con Ikram Ijaz che è già in carcere”.
Una operazione non semplice, sottolinea il comandante provinciale dell’Arma reggiana, il colonnello Andrea Milani. Un esordio con il botto il suo, visto che ha assunto l’incarico proprio da pochi giorni: “Non è stata una operazione semplice, perché Parigi è una metropoli. Importantissima la sinergia con la polizia francese che ha portato a un grande risultato”.
Restano, al momento, latitanti un cugino di Saman, Nomanullaq Nomanullaq (non è escluso che anche lui si trovi in Francia, hanno detto gli investigatori) e naturalmente i genitori della ragazza, volati in Pakistan lo scorso 1 maggio, il giorno dopo la scomparsa della figlia. Un fronte, questo, sul quale il procuratore reggente Chiesi non ha voluto pronunciarsi.
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