NOVELLARA (Reggio Emilia) – Il corpo di Saman Abbas è stato occultato tra le serre dell’azienda agricola Bartoli, già ampiamente ispezionate nei mesi scorsi? Oppure è stato nascosto in un altro luogo delle campagne intorno a Novellara? Oppure è stato fatto a pezzi e gettato nel Po? Domande a cui potrebbe iniziare a dare risposte nell’interrogatorio di lunedi alle 14.30, nel carcere di Reggio Emilia davanti ai magistrati, Danish Hasnain, appena estradato dalla Francia. Sono in tanti a confidare su una sua possibile collaborazione.
Il Comune, negli ultimi mesi, si è impegnato, insieme ad altri enti della Bassa, per garantire una formazione ancora più adeguata ai propri operatori sociali: “Abbiamo dato vita a un corso di formazione organizzato con docenti e relatori dell’università Cà Foscari di Venezia”, ha detto il sindaco Elena Carletti. Per Novellara, quella del caso Saman è una ferita che resta aperta e continua a sanguinare, come testimoniano le parole di diversi cittadini.
“Del caso Saman, intanto, in Pakistan non se ne parla più da molto tempo. I mezzi di informazione non se ne stanno più occupando”, ha riferito a Tg Reggio il giornalista di origini pakistane Ahmad Ejaz, che da oltre 30 anni vive a Roma e collabora con la Rai oltre che con importanti testate internazionali. Ejaz è stato ospite dell’ultima puntata de Il Graffio.
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