REGGIO EMILIA – Dieci giorni al massimo, ma gli inquirenti reggiani sperano che sia molto molto prima. Manca davvero poco all’arrivo di Danish Hasnain in Italia.
Nell’udienza del pomeriggio fissata per comunicare tempi e modi dell’estradizione del 34enne zio di Saman Abbas, indagato con altri quattro famigliari per la morte della ragazza e accusato di essere stato l’esecutore materiale di quell’uccisione, i magistrati parigini hanno preso atto della decisione di Hasnain, espressa una settimana fa, di non opporsi più all’estradizione, e hanno comunicato che l’uomo verrà consegnato all’Italia entro i prossimi dieci giorni.
Ora, le questioni sono solo organizzative: la polizia penitenziaria parigina deve stabilire come e quando esattamente prelevare il 34enne dal carcere. A differenza di Ikram Ijaz – uno dei due cugini della 18enne pakistana di Novellara che gli inquirenti ritengono sia stata uccisa lo scorso 30 aprile – indagato per quei fatti e che era stato estradato via terra, è quasi sicuro che Danish arriverà in aereo. Ma presso quale aeroporto? Gli investigatori reggiani sperano sia quello di Bologna. Se fosse Roma, Danish verrebbe tradotto presso il carcere più vicino, ovvero Regina Coeli, e affronterebbe lì, con un gip romano e non reggiano, il primo interrogatorio.
Dopo mesi di latitanza, Danish era stato arrestato a settembre a Nord di Parigi. Ha sempre detto di essere innocente perché “non c’è stato alcun omicidio. Ecco perché non si trova il corpo”, ha più volte affermato.
Servizio Tg di Margherita Grassi
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