NOVELLARA (Reggio Emilia) – Glielo dissero una prima volta nell’estate del 2021, nel momento in cui le ricerche del corpo della ragazza fervevano nelle serre. Gli erano probabilmente sembrate voci come ne giravano tante sul caso della scomparsa di Saman Abbas, che in quel periodo era alla ribalta nazionale. Ma a dicembre sempre dell’anno scorso di nuovo quei ragazzi pakistani che incontrava spesso nel piazzale del supermercato e di nuovo quelle affermazioni da parte loro: “Il corpo della 18enne è sepolto accanto alla pista da cross di Novellara”. A quel punto il pensionato di Correggio ha detto tutto ai carabinieri. C’è anche la sua testimonianza nelle carte depositate dalla procura in vista del processo che inizierà il 10 febbraio. Sotto la voce “sommarie informazioni di persona che può riferire circostanze utili ai fini delle indagini” è riportato il racconto che poco meno di un anno fa il pensionato fece ai militari.
In quel terreno però, che corre lungo il canale della bonifica Parmigiana-Moglia, di Saman Abbas non è stata trovata traccia. L’area è stata scandagliata anche con l’unità cinofila arrivata dalla Germania e con i mezzi dei vigili del fuoco, in grado di rilevare la presenza di corpi anche sott’acqua.
Il corpo della 18enne non è ancora stato trovato, ma cinque suoi famigliari – due dei quali, i genitori, ancora latitanti – tra tre mesi saranno alla sbarra per l’omicidio pluriaggravato della ragazza.
Reggio Emilia Novellara carabinieri Correggio ricerche cadavere testimone Saman AbbasQuarto Grado: “Arrestato in Pakistan il padre di Saman Abbas”. Ma non per l’omicidio della figlia