REGGIO EMILIA – Per diversi mesi c’è stata una sesta persona indagata per il sequestro e l’omicidio di Saman Abbas e per la soppressione del suo cadavere: un altro cugino della ragazza, Irfan Amjad detto Arfan, iscritto nel registro degli indagati a settembre 2022 e la cui posizione è stata archiviata a marzo 2023. La cosa è emersa oggi durante la nuova udienza davanti alla corte d’Assise del processo che vede alla sbarra padre e madre della ragazza, lo zio e due cugini. Arfan disse ai carabinieri di aver acquistato il biglietto aereo per la fuga della madre della 18enne, tuttora latitante; sempre lui avrebbe dato uno schiaffo a Saman in un’occasione, e la ragazza aveva mandato la foto del segno sul viso al fidanzato. L’avvocato Luigi Scarcella, legale di Nomanulhaq Nomanulhaq, ha chiesto che le dichiarazioni rese dall’uomo dopo l’iscrizione nel registro degli indagati non siano usate. La Corte ha accolto l’istanza. L’uomo sarà quindi sentito come testimone ma non gli potranno essere contestate le parole rese dopo il 18 giugno 2021.
Il caso Saman Abbas: un altro cugino è entrato e poi uscito dall’indagine
16 giugno 2023
Irfan Amjad detto Arfan nel registro degli indagati da settembre 2022 fino all’archiviazione, a marzo 2023. E’ emerso oggi durante la nuova udienza davanti alla corte d’Assise del processo che vede alla sbarra padre e madre della ragazza, lo zio e due cugini per omicidio e soppressione di cadavere
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