NOVELLARA (Reggio Emilia) – Sul caso Saman Abbas il Pakistan batte un colpo. Il Governo del Paese asiatico ha infatti emesso un ordine di cattura nazionale nei confronti dei genitori della giovane – Shabbar Abbas e Nazia Shaheen – accusati dalla procura di Reggio Emilia di concorso in sequestro di persona, omicidio e soppressione di cadavere.
A confermare la mossa che giunge dal Pakistan è stata la dirigente della Polizia di Stato Maria José Falcicchia, direttrice della seconda divisione Interpol, ospite negli studi della trasmissione di Rete 4 Quarto Grado: “Dopo il mandato di cattura internazionale attraverso la “red notice” dell’Interpol il pakistan ha emesso un mandato di catturato nazionale affidandone l’esecuzione alle autorità del Punjab”.
I genitori di Saman era rientrati in Pakistan pochi giorni dopo il presunto assassinio della figlia e si troverebbero nel loro villaggio di origine, a Charanwala, nella regione rurale del Punjab. Qualora venissero arrestati dalle autorità pakistane che tipo si scenario potrebbe configurarsi, ricordando che non ci sono accordi tra Italia e Pakistan in merito all’estradizione
“Potrebbe configurarsi la cosiddetta estradizione di cortesia – ha ipotizzato la dirigente di Polizia – ossia una estradizione basata sui buoni rapporti diplomatici”.
Il processo sul caso Saman si aprirà lo ricordiamo in Tribunale a Reggio il prossimo 10 febbraio. I genitori latitanti sono stati rinviati a giudizio insieme allo zio della ragazza Danish Hasnain e ai due cugini, Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq, questi ultimi tutti e tre arrestati all’estero dove erano fuggiti.