NOVELLARA (Reggio Emilia) – Una settimana almeno, forse dieci giorni. Le operazioni di rimozione del corpo ritrovato nel casolare abbandonato di via Reatino a Novellara dovrebbero inizare non prima di questo tempo, per ragioni legali e burocratiche.
La Procura di Reggio ha depositato questa mattina in Corte d’Assise la richiesta di incidente probatorio urgente. Una richiesta necessaria per poter intervenire sui resti e poterli acquisire come prova prima del dibattimento: si tratta di un intervento a cui dovranno assistere gli avvocati di tutti gli indagati.
L’atto dovrà, dunque, essere notificato anche al padre della vittima che attualmente è detenuto nel proprio Paese: l’iter prevede che la Corte d’Assise invii la documentazione al Ministero della Giustizia, che a sua volta deve girarla a quello degli Esteri per poi essere inoltrata alle autorità consolari in Pakistan per la notifica allo stesso Shabbar Abbas. Stesso percorso in fase inversa, per il ritorno in Italia.
Intanto giovedi il padre di Saman comparirà davanti a un giudice a Islamabad: l’udienza era stata fissata la scorsa settimana, dopo l’arresto, ma era slittata perché l’uomo non era assistito da un legale. Dall’esito di questa udienza si potranno capire possibilità, modalità e tempi dell’eventuale estradizione.
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