REGGIO EMILIA – Un incontro con le operatrici del centro anti violenza: lo propone l’associazione NondaSola ai tifosi e agli ultras della Reggiana a seguito delle polemiche scaturite dall’ingaggio di Manolo Portanova. L’obiettivo è quello di raccontare l’esperienza di chi assiste persone vittime di violenze fisiche, sessuali e psicologiche.
NondaSola ha contestato, anche attraverso un sit-in e una presenza al centro di allenamento granata di via Agosti, la scelta di puntare sul giocatore condannato in primo grado e con rito abbreviato a 6 anni per violenza sessuale di gruppo. Il caso Portanova è stato tra i più dibattuti in questa estate 2023. Un dibattito che vede contrapporsi diverse voci e diverse visioni: ci sono il garantismo e la presunzione di innocenza fino al terzo grado di giudizio e c’è l’opportunità che porterebbe a ritenere che fosse stato meglio non tesserare il centrocampista.
C’è, soprattutto, una vicenda che ha portato a una sentenza datata 6 dicembre 2022. La vicenda è quella di una studentessa romana di 21 anni che il 4 giugno del 2021 si presenta in questura a Siena per denunciare uno stupro di gruppo subìto alcune sere prima, nella notte tra il 30 e il 31 maggio, in un appartamento del centro della città toscana. La ragazza aveva conosciuto Portanova due settimane prima. Quella sera, via messaggio, lui la contatta e la invita a salire nell’abitazione nella quale ci sono anche altri ragazzi, tra cui due famigliari dello stesso calciatore. La 21enne si apparta in una stanza con Portanova: un rapporto sessuale consenziente. Non altrettanto consenziente – secondo i giudici – quello che avverrà poco dopo, quando nella camera entrano lo zio di Portanova, il fratello del giocatore, allora minorenne, e un amico. A questo punto si sarebbe consumato lo stupro di gruppo con la giovane che, per oltre 40 minuti, avrebbe ricevuto sputi, sarebbe stata tenuta a forza e percossa in più parti del corpo.
Gli esami medici effettuati poche ore dopo in ospedale evidenziarono varie ecchimosi, tra schiena e coccige, oltre a lesioni nelle parti intime.
Il processo di appello dovrebbe essere fissato per il prossimo dicembre.











