REGGIO EMILIA – Ha ottenuto un alleggerimento della misura cautelare il 57enne, ex messo comunale del Comune di Reggio, al centro di una vicenda di residenze fittizie e accusato di una sfilza di reati in ragione dei quali era stato arrestato.
L’ex dipendente del comune, che svolgeva il ruolo di messo notificatore, è accusato di avere attestato, in cambio di soldi, almeno una quarantina di residenze a beneficio di altrettante persone straniere che in quel modo erano facilitate nell’ottenimento o nel rinnovo del permesso di soggiorno. Tra il 2018 e il 2020 i fatti contestati.
L’indagato, nei confronti dei quali era scattata la misura degli arresti domiciliari, ora deve osservare la misura dell’obbligo di firma, presentandosi ogni giorno presso il comando della polizia locale di Reggio Emilia, ovvero presso gli stessi agenti cui si deve l’operazione che ha scoperchiato gli illeciti.
L’attenuazione della misura cautelare è stata decisa dal giudice per le indagini preliminari Dario De Luca. Soddisfatto l’avvocato della difesa, Ernesto d’Andrea che si è visto accogliere la propria richiesta, nonostante il parere contrario della procura.
E’ un numero record quelle dei capi d’imputazione che interessano il 57enne. Sono 136. I reati più gravi riguardano la corruzione, ne sono stati ravvisate tre fattispecie. Ci sono inoltre il falso in atto pubblico e il traffico di influenze illecite. L’ex impiegato deve poi rispondere anche di peculato, visto che avrebbe utilizzato l’auto di servizio per viaggi non corrispondenti a mansioni di lavoro.