REGGIO EMILIA – Torniamo sulla vicenda della chiusura di Brumbrum e del licenziamento di 70 lavoratori da parte di Cazoo, società inglese che vende online auto usate. Una vicenda ricca di aspetti che fanno riflettere.
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Come ha fatto il gruppo britannico Cazoo a comprare la reggiana Brumbrum per 80 milioni di euro se perdeva centinaia di milioni all’anno? Come ha fatto ad acquisire attività in Italia, Germania, Francia e Spagna se i costi superavano di gran lunga i ricavi? La risposta è che le acquisizioni sono state finanziate a debito. In particolare, il 10 febbraio scorso Cazoo annunciò di aver raccolto sul mercato, attraverso un collocamento privato, 630 milioni di dollari, pari a 725 milioni di euro, attraverso l’emissione di obbligazioni convertibili. Le obbligazioni Cazoo hanno durata quinquennale, scadenza febbraio 2027 e pagano un rendimento annuo del 2%.
I bond sono stati sottoscritti da un gruppo di investitori guidati da Viking Global Investors, un fondo speculativo statunitense.
Perché qualcuno dovrebbe scommettere 725 milioni di euro su un’azienda che nel 2021 ha perso 632 milioni? Bella domanda, a cui forse si può rispondere solo entrando nelle logiche di un capitalismo che ha poco a che fare con il nostro. Un capitalismo in cui i profitti non derivano necessariamente dal successo dell’attività imprenditoriale in sé, ma dalla quotazione in Borsa della società.
Fondata nel 2018, Cazoo è stata quotata a Wall Street nel 2021 con un’operazione da 7 miliardi di dollari al termine della quale gli azionisti, a partire dal fondatore Alex Chesterman, avevano quasi l’80% delle azioni.
Da principio le quotazioni sono schizzate verso l’alto. Poi è cominciata una vertiginosa discesa. Il 15 luglio scorso le autorità di Wall Street hanno segnalato che Cazoo non rispetta gli standard previsti dalla quotazione, perché da oltre un mese il titolo era al di sotto della soglia di 1 euro. In questi giorni viaggia attorno ai 60 centesimi, dai 13 dollari di febbraio, e la capitalizzazione è scesa da 11 miliardi di dollari a 470 milioni. L’abbuffata è stata fatta prima. E gli investitori che hanno sottoscritto 630 milioni di dollari in obbligazioni convertibili rischiano di trovarsi fra le mani azioni Cazoo che non valgono quasi niente. C’è anche tutto questo dietro la chiusura di Brumbrum e il licenziamento di 70 persone nello stabilimento di Reggio.
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