CASINA (Reggio Emilia) – La Manfreda Costruzioni può ricominciare a lavorare sotto il controllo, per 18 mesi, di un amministratore giudiziario. E’ quanto hanno stabilito i giudici del tribunale delle misure di Bologna, al quale si sono rivolti i legali dell’ex assessore comunale ai lavori pubblici, Tommaso Manfreda, alla cui impresa edile era stata negata l’iscrizione alla White List antimafia da parte della prefettura di Reggio, con la conseguenza di non poter lavorare neanche con i privati.
La vicenda aveva avuto inizio nel novembre scorso. Nell’interdittiva, firmata dall’allora prefetto Iolanda Rolli, erano indicate parentele con persone considerate non immuni dal rischio di condizionamento mafioso e rapporti d’affari con una persona che è stata gravata nel 2021 da un illecito amministrativo per subappalto non autorizzato. Tommaso Manfreda si era dimesso da assessore e da consigliere comunale di Casina e aveva presentato ricorso al Tar, chiedendo la sospensione dell’efficacia sia del rigetto dell’iscrizione alla White List, sia dei protocolli di legalità firmati dalla prefettura e dai Comuni della provincia. Il ricorso è stato respinto. Ed è ancora al lavoro la commissione di indagine nominata dalla prefettura per verificare i possibili tentativi di condizionamento mafioso nel comune di Casina.
“I giudici hanno ora stabilito che ci sono le condizioni affinché l’azienda possa lavorare con il controllo di un amministratore”, ha commentato l’avvocato Valter Azzolini. Soddisfatto anche lo stesso Manfreda, che ribadisce la sua estraneità al mondo della criminalità organizzata: “Spero che sia l’inizio della fine di un incubo. L’azienda, che ha quattro dipendenti, in questo modo può sopravvivere”.
Manfreda: “Felice di poter ripartire, dimostrerò che nulla c’entro con la criminalità”. VIDEO
Reggio Emilia Casina white list Tommaso Manfreda Manfreda CostruzioniLa ditta di Tommaso Manfreda può accedere alla white list: “Finisce un incubo”