CASINA (Reggio Emilia) – Nel centro di Casina c’è il bar Diana, un esercizio commerciale storico nel comune montano. Ieri ha tenuto chiuso con un cartello chiarificatore sui motivi della serrata. Oggi il bar ha regolarmente riaperto perché il problema non riguarda il green pass dei gestori ma, a detta di quanto scritto, la questione di principio. Il paese si è diviso. Alcuni hanno bollato come assurda la chiusura, altri hanno solidarizzato col barista, altri hanno semplicemente cambiato il bar dove consumare la colazione.
La protesta solidale è già finita. Il Diana ha ripreso a lavorare con i suoi caffè e i suoi pasticcini. Qualcuno ha provato pure a chiedere spiegazioni al barista, altri si sono limitati ad ordinare e a leggere la gazzetta dello sport. Sembra una di quelle storie del mondo piccolo che raccontava, in pianura, Giovannino Guareschi. Queste non viene portata dal Po al mare, ma dal Crostolo alla città perchèé in un giorno in cui mezza Italia avrebbe dovuto fermarsi e invece non è successo quasi nulla, a Casina un cartello di protesta è già una notizia.
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