REGGIO EMILIA – “E’ una manovra contro Ratzinger e viene da dentro la Chiesa”. Parole forti quelli del vescovo uscente di Reggio e Guastalla, Massimo Camisasca, per commentare le accuse rivolte al Papa emerito, Joseph Ratzinger, di avere coperto casi di pedofilia negli anni in cui era arcivescovo di Monaco di Baviera. Frasi espresse in una lunga intervista uscita sul Corriere della Sera a opera di Aldo Cazzullo, giornalista vicino al prelato e che ha anche firmato la prefazione del libro “Dentro le cose, verso il mistero”, una delle tante pubblicazione del capo della Chiesa reggiana degli ultimi 10 anni.
Il caso che coinvolge Ratzinger è scoppiato negli ultimi giorni: secondo quanto emerso dal rapporto indipendente sulla pedofilia del clero dell’arcidiocesi di Monaco e Frisinga, di cui Ratzinger fu arcivescovo dal 1977 al 1981, sarebbero almeno 497 le vittime degli abusi, per lo più giovanissimi di sesso maschile. Gli autori sarebbero almeno 235, fra cui 173 sacerdoti. Il Papa emerito viene accusato di negligenza in quattro casi. Accuse che Benedetto XVI ha respinto fermamente in una dichiarazione scritta allegata al rapporto. L’indagine è stata condotta dallo studio legale Westpfahl Spilker Wastl e riguarda un arco temporale che va dal 1945 al 2019. I vertici dell’arcidiocesi tedesca si sono presi del tempo per valutare i dati emersi dal rapporto e fare le loro considerazioni.
“Perché – si domanda Camisasca – questo accanimento contro Ratzinger su fatti accaduti quasi 40 anni fa? L’unica ragione mi sembra l’insofferenza dei settori liberali della Chiesa e della società”, ossia “coloro che non hanno mai accettato il pontificato di Benedetto XVI, la sua teologia radicata nella tradizione”.
E poi un passaggio destinato a far ancor più discutere: “Non bisogna mai misurare gli atteggiamenti di decenni fa con quelli che sarebbero doverosi oggi. Quando io ero piccolo, certe punizioni corporali non erano ritenute abusi ed erano viste come normali. Oggi, per fortuna, non è più così”.
Reggio Emilia Massimo Camisasca vescovo reggio emilia e guastalla accuse pedofilia chiesa tedesca Joseph Ratzinger