POVIGLIO (Reggio Emilia) – Creare una grande Asp a carattere distrettuale nella quale tutti i Comuni della Bassa possono conferire i servizi necessari, primi fra tutti quelli per gli anziani. E’ la proposta dei sindacati che intervengono dopo il caso della Casa di riposo di Poviglio per la quale a breve è in scadenza il contratto di servizio.
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Il primo obiettivo di Cgil Cisl e Uil è di essere convocati al più presto dall’Unione Bassa Reggiana alla quale è stata formalizzata la richiesta. Al centro sempre il contratto di servizio tra Asp Progetto Persona e il Comune di Poviglio per i servizi nella casa di riposo “Le Radici” che scade il 31 dicembre. Mai messa in discussione la qualità delle prestazioni, spiegano i sindacati, ma la modalità con la quale era stata affrontata la questione della carenza del personale complice l’emergenza Covid e l’allarme che aveva generato per l’annunciato trasferimento di tutti gli anziani poi fermato in extremis. Ora passati i mesi si ritorna ad un tavolo.
“Noi non abbiamo mai messo in discussione la qualità del servizio fornito da Asp – spiega Elena Strozzi, membro della segreteria provinciale Cgil – dell’evento critico che si è creato a fine giugno noi abbiamo contestato la modalità perché le ferie del personale non potevano essere un evento considerato improvviso. E’ per questo che chiediamo un confronto anche sul futuro dell’Asp complessiva”.
La discussione e il confronto, partendo dalla situazione di Poviglio, si allarga adesso alla necessità di conferire diversi servizi in un’Asp a carattere distrettuale così come si chiedono scelte più omogenee ai vari Comuni che, su questo fronte, procedono in ordine sparso. Un’ipotesi sulla quale erano stati già svolti studi di fattibilità. “Sono due studi svolti per conto dell’Unione della Bassa che hanno verificato la sostenibilità del conferimento e il pro e il contro di un eventuale accorpamento di tutti i servizi dentro un’unica Asp di natura distrettuale – prosegue Strozzi – Si tratta di andare a rimappare la situazione dei servizi e della loro erogazione e se si riesce, anche progressivamente, a portare tutto in questo unico soggetto. L’obiettivo finale è fare in modo che la gestione unitaria dei servizi porti ad un’erogazione omogenea”.
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