REGGIO EMILIA – L’inchiesta anticipata ieri da Reggionline sulle case popolari occupate e oggetto di mercato e affitti riscossi abusivamente da una mano criminale ha scosso la politica e le istituzioni reggiane. A confermare il tutto ora è lo stesso assessore Lanfranco De Franco, che ha le deleghe alla casa, alle politiche abitative e al patrimonio.
“Siamo stati noi, Acer e Comune, a denunciare mesi fa questa situazione molto grave, emersa grazie ai controlli che svolgiamo regolarmente nei nostri alloggi, e ora aspettiamo fiduciosi l’esito delle indagini – sottolinea – Occupare una casa pubblica è un danno per tutti. Per noi che in questo caso avevamo appena sistemato alloggi che non abbiamo potuto consegnare a chi è in graduatoria, per chi ne ha diritto e se ne vede privato, ma anche per gli occupanti stessi, perché ricordiamo che oltre alle opportune azioni legali si perde da regolamento per 10 anni il diritto ad accedere a case pubbliche.
Sappiamo che tante famiglie vivono situazioni drammatiche, ma facendo questa scelta purtroppo non possono che peggiorarle. In questo caso siamo particolarmente preoccupati perché non siamo di fronte solo al disagio sociale ed economico, ma pare a una rete organizzata che lo sfrutta meschinamente, e ovviamente attendiamo di capire come agisce per prendere ulteriori precauzioni.
Occupare non è mai una buona soluzione e in caso di emergenza abitativa invitiamo le persone a rivolgersi ai servizi competenti, che le aiuteranno a trovare soluzioni adeguate anche per intraprendere un percorso di ricerca della casa. Nonostante la totale assenza di aiuti dello Stato per questa emergenza, stiamo continuando a ripristinare i nostri alloggi attualmente vuoti per ospitare sempre più famiglie”.
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