REGGIO EMILIA – A Reggio Emilia sono 400 gli alloggi di edilizia pubblica, leggi case popolari, attualmente vuoti, con una lista di attesa di 740 famiglie. Questo il quadro che emerge all’indomani dell’inchiesta di Reggionline che ha reso pubblica una indagine di Procura e carabinieri mirata a fare luce non solo sul fenomeno delle case occupate, ma soprattutto sul fatto che in viale Monte San Michele è stata scoperta l’attività di una rete criminale che, dopo aver cambiato le chiavi di quattro appartamenti, li ha affittati abusivamente incassando anche i relativi affitti dagli inquilini. Il tutto con finti contratti di affitto intestati a ignari cittadini cui erano stati rubati i documenti. Una situazione scoperta e denunciata da Acer e Comune nel febbraio scorso.
E per quanto riguarda i tempi di assegnazione degli alloggi, da un inquilino all’altro? L’assessore alla casa Lanfranco De Franco risponde così: “Dipende dai tempi dovuti al ripristino e al costo di ripristino. Alcuni vengono riassegnati in poche settimane, qualche mese al massimo, per altri i costi sono molto elevati e possono volerci anni in attesa dei fondi necessari. Salvo la Regione, che negli ultimi due anni di ha permesso di recuperarne 60, e salvo i fondi comunali, non ci arrivano altri aiuti dallo Stato”.
La mappa delle case popolari
occupate a Reggio Emilia
Le opposizioni sono sul piede di guerra e stanno studiando una azione comune. De Lucia e Aguzzoli di Coalizione Civica hanno chiesto al sindaco Vecchi di riferire già lunedì in Sala del Tricolore e chiedono perché sia stato necessario attendere l’inchiesta di Reggionline per conoscere la situazione. Un appello cui si è unita anche Rec. “La situazione è preoccupante e grave – risponde De Franco – perché c’è qualcuno che ha organizzato la firma di contratti falsi per cui tutto è stato denunciato immediatamente. I nostri controlli sono diffusi”.
Guarda l’intervista integrale all’assessore Lanfranco De Franco
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