CASALGRANDE (Reggio Emilia) – A Casalgrande, esclusa la frazione di Salvaterra, non è ancora attivo il servizio di raccolta porta a porta dei rifiuti indifferenziati e i vecchi cassonetti – lo dimostrano le foto che vi mostriamo – fanno evidentemente “gola” a chi ne approfitta e arriva da fuori a scaricare copiosamente rifiuti di ogni tipo. Il fenomeno si ripete da tempo e il sindaco Giuseppe Daviddi è su tutte le furie, al punto da annunciare: “Stiamo installando telecamere in diversi punti e cercheremo di sanzionare quanto più possibile i comportamenti scorretti”.

“L’inciviltà di coloro che abbandonano i rifiuti sul nostro territorio – prosegue – sta trasformando la zona in una discarica per i cittadini dei comuni circostanti. Questo fenomeno è in aumento, soprattutto dopo l’introduzione del sistema porta a porta a Sassuolo e Scandiano l’anno scorso. Casalgrande è diventata il bersaglio di individui maleducati che portano qui i loro rifiuti dai territori limitrofi. I cassonetti sono stracolmi di carta e plastica, con ammassi di materiale già differenziato. Questo dimostra che il problema non riguarda la raccolta di rifiuti organici o indifferenziati. Ci troviamo di fronte a qualcosa di diverso. Se ci sono difficoltà nel conferire i rifiuti, la soluzione non può essere quella di sporcare il territorio circostante. Questo dimostra solo ignoranza e disprezzo per la comunità”.

E ancora: “Questa situazione ci fa capire ancora una volta che è necessario ripensare il sistema di raccolta porta a porta. La nostra amministrazione ha cercato di portare avanti questa battaglia nelle sedi appropriate, ma non ha trovato disponibilità ad ascoltarci.
A partire dalla metà di luglio, il Comune di Bologna decreterà la fine del sistema porta a porta nel centro storico. Sono state sollevate molte polemiche sulla funzionalità di questo sistema, e oltre 5.000 firme sono state raccolte per chiedere una revisione completa del sistema di raccolta dei rifiuti urbani, evidenziando una serie di problemi e disagi che si sono progressivamente intensificati. Anche a Modena, c’è un forte ripensamento. A Bologna, si è scelto di evolvere il sistema di raccolta con un approccio stradale, utilizzando cassonetti tradizionali e/o interrati per la raccolta dei rifiuti differenziati, mentre i cassonetti informatizzati con misurazione dei volumi conferiti verranno utilizzati per l’indifferenziato. Questa è proprio la soluzione che la nostra amministrazione ha cercato di promuovere, ma ha sempre trovato una chiusura totale e nessuna possibilità di testare alternative al sistema porta a porta attualmente in uso. Abbiamo sperimentato questo sistema nella frazione di Salvaterra, dove sono emerse le stesse criticità lamentate da altri comuni.
Non ci sono ostacoli tecnici all’implementazione di questo sistema nel nostro territorio. Non intendiamo imporlo a nessuno, ma desideriamo semplicemente testarlo a Casalgrande, convinti che i livelli di raccolta differenziata potrebbero essere allo stesso livello se non addirittura superiori al porta a porta, con una minore circolazione dei mezzi di raccolta, un miglior controllo dei costi e un progressivo avvicinamento alle tariffe puntuali per premiare i cittadini più virtuosi in materia di riciclo”.















