REGGIO EMILIA – E pensare che la società autostrade nel maggio 2021 aveva chiesto all’amministrazione comunale di Reggio di rimuovere il murale che si trova sulla facciata dello storico edificio simbolo della lotta partigiana: stiamo parlando di Casa Manfredi dove nel dicembre 1944 vennero uccise dai nazifascisti 23 persone. L’opera, sullo stabile a ridosso della corsia sud della A1, a Sesso, avrebbe potuto distrarre gli automobilisti di passaggio: questa la motivazione della sollecitazione che provocò la reazione tanto incredula quanto infastidita della comunità reggiana. Alla fine Autostrade fece marcia indietro.
Ebbene, adesso la Giunta ha approvato un intervento per la messa in sicurezza dell’edificio e per la sua riqualificazione.
Il progetto appena approvato si articola infatti in due stralci: in una prima fase, con un investimento di 100 mila euro, si interverrà con il consolidamento della parete nord decorata con il murale al Partigiano.
Il secondo stralcio si concentrerà invece su ulteriori interventi di conservazione per il recupero e la valorizzazione complessiva dell’edificio e il suo pieno utilizzo come spazio della collettività.
Il murale è stato inaugurato nel settembre 2020: porta la firma di Fabio Valentini (Neko) e Marco Temperilli (Maik), ed è stato voluto da Istoreco.
Le immagini sono accompagnate dalla scritta “Un canto libero, l’amore libero, un cuore unico come un partigiano reggiano”, un verso della canzone Partigiano Reggiano di Zucchero.














