BIBBIANO (Reggio Emilia) – Chi ha agito al Parco La Manara di Bibbiano al Festival d’Enza era entrato in azione anche lo scorso 25 aprile a Casa Cervi? E’ la stessa banda? C’é una stessa regia? Domande che in molti si stanno ponendo viste le similitudini tra i due fatti. Interrogativi che sono sul tavolo anche degli investigatori dei carabinieri. Malviventi tutt’altro che improvvisati, che studiano il luogo, attendono la fine delle manifestazioni e l’uscita degli addetti alla custodia dell’incasso, senza dare nell’occhio, uscendo poi allo scoperto in maniera fulminea, con il volto travisato, utilizzando lo spray urticante per poi fuggire, senza lasciare tracce, perdendosi nel buio.
Le indagini sul maxi colpo avvenuto a Casa Cervi al termine della festa della Liberazione con un bottino di oltre 90mila Euro non hanno per il momento consentito di risalire ai banditi, nonostante nel luogo fossero stati eseguiti una serie di accurati rilievi e nonostante l’esame delle telecamere di video sorveglianza presenti lungo le strade dei dintorni.
Ora la ricostruzione di quanto avvenuto a Bibbiano, dove i banditi sono però fuggiti a mani vuote, potrebbe consentire di unire alcuni puntini e offrire nuovi spunti investigativi. Sotto la lente anche altri episodi analoghi accaduti nel bacino padano: lo scorso giugno, ad esempio, a Soncino, in provincia di Cremona, era stata derubata la volontaria addetta all’incasso di una popolare sagra gastronomica con un bottino da diverse migliaia di euro. Fatti che porteranno l’organizzazione del Pd ad innalzare i livelli di sicurezza in vista della festa nazionale del partito in programma dal 23 agosto all’8 settembre al Campovolo.
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