REGGIO EMILIA – Lo strappo tra Pallacanestro Reggiana e Stu Reggiane si presta a diverse chiavi di lettura. Il club biancorosso sostiene oggi di essere stato penalizzato dai ritardi negli interventi di bonifica e chiede il risarcimento dei danni. Stu Reggiane esclude qualunque legame tra la bonifica delle aree e l’eventuale perdita di finanziamenti pubblici e sottolinea che la Pallacanestro Reggiana non ha mai presentato il progetto esecutivo, né spiegato che per realizzare la Casa Biancorossa si contava su fondi pubblici.
Due mesi fa, l’11 giugno, parlando con i cronisti delle difficoltà del progetto, la presidente del club Veronica Bartoli non aveva fatto cenno ai ritardi nella bonifica da parte di Stu Reggiane, attribuendo invece la fase di stallo alla necessità, aveva detto testualmente, di ‘trovare la quadra’. L’espressione era stata interpretata dai presenti come un riferimento alle compatibilità economiche: in altre parole, gli investimenti vanno calibrati sulla base delle risorse disponibili. A maggior ragione se si tratta di investimenti da 20 milioni di euro.
Qual è lo stato di salute della Pallacanestro Reggiana? Come quasi tutte le società sportive, anche il club di via Martiri della Bettola ha i conti in rosso. Negli ultimi due esercizi la società ha perso più di 5,5 milioni di euro. In più, entro il 30 giugno dell’anno prossimo, il club dovrà coprire i 2,4 milioni di perdite del bilancio 2020/2021, ‘congelate’ temporaneamente dal cosiddetto Decreto Liquidità.
Sulle potenzialità economiche dei soci non ci sono dubbi. Negli ultimi anni i versamenti a copertura delle perdite hanno sfiorato i 5 milioni. L’84 per cento delle quote fa capo ad ‘Antichi Poderi di Canossa’, una srl della famiglia Bartoli che a sua volta, nel 2023 (ultimo bilancio disponibile), ha registrato un disavanzo di 3 milioni a causa della svalutazione di attività finanziarie.
Per quanto riguarda il progetto Casa Biancorossa, l’esborso finanziario iniziale sarebbe di 1,8 milioni più Iva: questo infatti è il corrispettivo indicato nel contratto preliminare firmato con Stu Reggiane per l’acquisto del Capannone 15A.
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