RUBIERA (Reggio Emilia) – “Con i soldi che arriverebbero non pagheremmo neanche il riscaldamento nelle scuole”. A parlare è il sindaco di Rubiera Emanule Cavallaro. La concretezza delle risorse traslate dalla carta ai territori, il capire se siano poche o tante, è tutta nella nella sua affermazione e nelle decine e decine di esempi analoghi che gli altri 41 primi cittadini della provincia potrebbero fare.
In questo caso Cavallaro è portavoce per tutti, essendo il coordinatore provinciale dell’Anci. Ha scritto una lettera alla premier Meloni, al ministro dell’Economia, ai parlamentari reggiani: la cifra ipotizzata nella legge di Bilancio come contributo agli enti territoriali per le maggiori spese per l’energia, e cioè 400 milioni a livello nazionale di cui 350 per i comuni, è “ampliamente insufficiente” denunciano i primi cittadini reggiani. E’ meno della metà della cifra stanziata per lo scorso anno, quel miliardo che per altro non era bastato.
I sindaci hanno fatto i conti: hanno sommato le maggiori spese per energia e gas dei loro comuni dividendo la cifra per il numero di abitanti. Il risultato è 65 euro in più spesi per ogni cittadino. Se la cifra dei 400 milioni dovesse rimanere tale, per ogni reggiano il contributo sarebbe di sei euro.
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