REGGIO EMILIA – L’impennata delle spese per i consumi colpiscono anche gli enti locali. Tra questi il Comune di Reggio che lotta con un aumento di 6 milioni di euro. Allo studio le misure per risparmiare dove è possibile.
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Due le parole chiave per affrontare l’impennata dei costi energetici per il Comune di Reggio, razionalizzazione e sobrietà. Tradotto vuol dire che si stanno studiando strategie per risparmiare il più possibile: si comincerà con una riduzione nella potenza dell’illuminazione pubblica e lo spegnimento del riscaldamento negli uffici pubblici per mezza giornata. Anche nelle scuole si sta pensando ad una riduzione dei consumi quando sono terminate le lezioni, situazione non praticabile invece nelle case di riposo. Tra le prime misure lo spegnimento delle luci dei monumenti pubblici. Confermate le luminarie natalizie perché non si vuole spegnere anche il Natale. A confermarlo a Tg Reggio l’assessore al Bilancio del Comune, Daniele Marchi che snocciola le cifre di aumenti insostenibili sul medio lungo periodo.
Nello specifico: per l’illuminazione pubblica si è passati da 5 milioni e 2 a 7 milioni e 8, con un incremento del 50%, l’elettricità è passata da 1 milione e mezzo del 2021 ai quasi 4 milioni di quest’anno un aumento del 153%, il riscaldamento da 2 milioni e 100 a 3 milioni e 100, dunque un milione di euro in più pari ad un incremento del 48%, si è passati dunque da un totale di spesa di 8 milioni e 8 e 14 milioni e 7, quasi 6 milioni di euro in più.
Un conto davvero salato che spinge ad alzare la voce ed invocare aiuti urgenti dal Governo. a rischio la tenuta nei bilanci di tutti gli enti locali compreso Reggio.
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