REGGIO EMILIA – E’ stata una primavera bollente per il pronto soccorso, ma non solo. Come da tradizione, i ponti hanno fatto registrare un flusso importante, ben sopra la media giornaliera che si attesta su circa 230 accessi. Il periodo dal 21 aprile al 4 maggio è stato quello di super lavoro per i medici del reparto emergenza urgenza: 284 persone il 24 aprile, 270 il 26, 274 il 2 maggio e 253 il 4. Ma il record da diversi anni a questa parte lo si è registrato il 28 aprile, con 303 accessi al pronto soccorso. Guardie mediche e Cau di Reggio, fa sapere Marina Greci, non hanno visto numeri tanto al di sotto: in questo caso la punta la si è toccata il 24 aprile, con 1170 telefonate, 332 persone alla Guardia medica e 223 al Cau dove solitamente arriva un centinaio di persone al giorno.
“Anche se le priorità dei medici di base non sono cambiate nel tempo – seguire le cronicità e l’assistenza domiciliare – oggi farlo non è così facile: il numero di pazienti per ogni professionista è aumentato molto”, spiega Marina Greci, Direttrice del Dipartimento Cure Primarie dell’Ausl di Reggio.
“Nessuno, però, è senza assistenza di base” precisa Greci, che continua dicendo che la situazione è molto migliorata rispetto ad un paio di anni fa. Solo in alto crinale c’è necessità di un Nucleo di assistenza territoriale per circa mille cittadini che altrimenti sarebbero scoperti. Poi si attende l’assegnazione dei posti banditi qualche mese fa, 209 tra guardia medica e medici di medicina generale.
Marina Greci Ausl Reggio carenza medici di base 209 posti banditi